L’ AZIENDA
Dopo oltre un secolo di attività artigianale, la ditta Marazzi vanta oltre 60 anni di esperienza nel settore dell’irrigazione a scorrimento, nel sollevamento acque a basse ed alte prevalenze, nonché nell’omogeneizzazione dei liquami (pre-stoccaggio).
L’azienda produce oggi una vasta gamma di pompe semoventi e fisse di varie portate per l’irrigazione e il trattamento dei liquami; realizza inoltre impianti su misura per il sollevamento delle acque.
LA STORIA IN BREVE
All’attuale ditta Marazzi vi si è giunti tramandando nell’arco di oltre un secolo di attività artigianale il mestiere del FABBRO , che con l’attuale titolare è giunta alla quinta generazione.
Negli anni successivi al dopoguerra l’arte del fabbro divenne un mestiere molto popolare; venne intrapreso dal bisnonno del fondatore della omonima ditta, e da li fu tramandato da padre in figlio per quattro generazioni.
Nei primi anni ‘50 realizzammo un frangizolle utile per spianare il terreno dopo l’aratura; ne fece seguito una spazza solchi utilissima per la pulizia dei canali irrigui.
Questo nuovo attrezzo ebbe un grande successo e diede così lo spunto per l’ideazione di una nuova macchina che semplificasse l’irrigazione stessa; fu così che costruimmo le prime pompe idrovore a puleggia con trasmissione a cinghia, “evolutesi” poi nel tempo per far fronte a nuove esigenze e a tecnologie più moderne ed efficienti.
A fine anni ‘60 infatti fu fatto un ulteriore passo avanti, realizzando le prime idrovore da applicare al sollevatore del trattore , consentendo il trasporto e la collocazione in loco ed eliminando così tutte le operazioni manuali.
Negli anni ‘70 Marazzi applicò alle proprie macchine la prima girante a coclea utilizzata ancora oggi. Negli anni successivi sono state apportate ulteriori modifiche per migliorare il prodotto; è stata inoltre creata per la zootecnia una gamma di pompe per la miscelazione dei liquami.
Ora l'azienda Marazzi distribuisce le sue pompe idrovore sulla provincia di Piacenza, Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, Parma ma più in generale su tutto il nord Italia.
Nel l’anno 2005 vi è stato il passaggio del testimone dal fondatore MARAZZI BRUNO al genero, SCROLLAVEZZA ANDREA, portando così la tradizione alla quinta generazione.
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